“Sabato (per ricominciare)” è il nuovo singolo di Ninaif, poliedrica cantautrice reduce dal successo del singolo “Non lo so” in cui ha collezionato plausi da pubblico e critica. Il brano è sui principali stores digitali e da venerdì 11 agosto sulle radio italiane in promozione nazionale. Ballad pop con venature soul che, con romantica eleganza, donano al brano una malinconia toccante vestita da semplice e profonda allegria che risplende in speranza. News e curiosità in questa intervista!
Potrebbe sembrare una domanda banale e magari lo è: “Dove sta andando la musica? E dove sta andando la tua di musica?
Eh, bella domanda. La musica oggi forse sta andando verso una direzione meno orientata al contenuto e più orientata al sound, per quanto ho avuto modo di ascoltare in radio. La mia musica va dove la spontaneità la porta, nel tentativo di unire contenuto e leggerezza, cercando di raccontare qualcosa di reale e sincero, accompagnata dalla profonda ricerca della sonorità giusta da parte di Paolo De Stefani, produttore artistico del brano.
Hanno o avranno un filo conduttore i brani che hai pubblicato negli anni e che pubblicherai?
C’è un grandissimo filo conduttore fra tutti: ci sono io dentro, con tutta l’onestà possibile nelle varie sfaccettature della mia essenza.
Un sound che trasuda originalità e personalità, ma anche con molti riferimenti ai grandi del passato, quando la musica rappresentava ancora l’apice dell’espressione umana evolvendo e condizionando l’intera società. Quali i tuoi riferimenti artistici che hanno aiutato la tua ispirazione nella tua musica?
Sicuramente c’è tanto cantautorato italiano fra i miei riferimenti artistici, come quello di Lucio Dalla o Ligabue. Ma anche il rock, il soul, l’hip hop dagli anni 80 ai 2000, l’R’n’b, il folk, il pop stesso hanno sicuramente influenzato la mia crescita artistica.
Quali sono i tuoi obiettivi da voler raggiungere? Cosa ti aspetti da questo tuo nuovo percorso artistico e discografico?
Il più grande obiettivo è quello di arrivare con la mia musica a più persone possibili. Far ascoltare quello che ho da dire per me è la cosa più importante e la musica è il mezzo più forte e più naturale che ho per poterlo fare.
Ti piacerebbe avere una band? Oppure preferisci il progetto solista?
Ho avuto un’esperienza con una band, di cui ero la frontwoman, che è durata qualche anno e devo dire che è stata molto formativa sia a livello artistico che a livello personale. La condivisione della musica all’interno di una band ti permette di conoscere nuove prospettive, creare legami prima di tutto creativi ed aprire la mente a nuove possibilità, ma non sempre si riesce a rimanere sulla stessa lunghezza d’onda, non è certo semplice. Ad oggi sono profondamente grata e felice di quell’esperienza, però sento che il mio percorso ha bisogno di essere completamente sincero e libero, per cui sono assolutamente convinta del progetto da solista.
Artisticamente parlando, rifaresti tutto oppure hai dei rimpianti?
Rifarei esattamente tutto quello che ho fatto finora per arrivare dove sono oggi, ogni scelta è avvenuta nel modo più naturale possibile.
https://open.spotify.com/album/7h2Z3n8JWLlkzZtqQ8XkxU?si=aAlJ1dOYQV2qdo6aUNYjTQ