Finalmente un vero artista: ecco a voi KIOL!

Una piacevolissima chiacchierata con un Artista con la A maiuscola. Stiamo parlando di Kiol, 24enne torinese che ha già alle spalle tantissimi live e vanta l’apertura dei concerti di Jack Savoretti, Natalie Imbruglia, Patty Smith, Eros Ramazzotti e altri ancora.

Ecco a voi… KIOL!


Ciao Kiol. Hai aperto i concerti di molti artisti importanti: raccontaci l’aneddoto più divertente e quello che più ti è rimasto impresso dei live di apertura.

L’aneddoto più divertente? Londra, 2017. Prima volta a Londra e primo concerto da 600 e passa persone. Ero talmente tranquillo che mi sono ammazzato di canne tutta la giornata. Quando la sala si è riempita, e mancavano 15 minuti al concerto, sono impazzito completamente. Mi sono chiuso in uno stanzino e avevo il cuore che batteva grindcore a tutt’andare. Il mio manager e il mio chitarrista hanno iniziato a prendermi per il culo, siccome fino a pochi minuti prima ero tutto tranquillo e dicevo “massì che vuoi che sia”. Quando hanno capito che non ci stavo tanto dentro con la testa il mio manager mi ha preso da parte e gasato e incitato e rasserenato. Quella sera, ho fatto una delle performance più belle di sempre, e grazie a quella performance, sono diventato parte del roster di International Talent Booking, l’agenzia di Adele.

Invece uno dei momenti che mi è più rimasto impresso è quando ho aperto a uno dei veri “Big” della musica: Joan Baez. Aveva attorno a sé un’aurea magica, parlava con gli occhi e con le espressioni. Ha guardato tutto il mio show da dietro le quinte, che non è scontato, perché di solito quando vanno in scena gli opening act, gli headliner sono in camerino a prepararsi. Lei invece è rimasta e finito il concerto mi ha abbracciato forte. Non lo dimenticherò mai.

Di cosa parla il tuo album “Techno Drug Store”?

L’album Techno Drug Store che contiene il singolo, non è nato come tale, ma più come una selezione delle canzoni che più mi piacevano. Il titolo dell’album viene dall’omonima canzone, la traccia numero 5. Oltre a essere un titolo che mi piace molto, l’ho scelto perché rappresenta benissimo l’eterogeneità dell’album. Techno Drug Store per me è il mondo in cui viviamo oggi, un mondo pieno di possibilità che, grazie alle tecnologie, lascia quasi l’imbarazzo della scelta e rende più difficile per noi giovani “scegliere” quale strada percorrere nella vita; una via che un tempo poteva sembrare sicura e retta oggi non darebbe le stesse sicurezze a chi la intraprende. Ecco perché “Drug Store”, un gigantesco supermercato che offre talmente tante scelte che, se non hai le idee chiare, rischia di farti perdere la strada. Techno invece, non rappresenta un genere musicale, ma il fatto che siamo sempre più legati a vivere la nostra vita tramite la tecnologia (smart working, registrare un album su un computer, laurearsi in una università di londinese vivendo a Torino ecc..). In sintesi l’album parla di amore, gioia e solitudine, vissute da un ventenne nel 2020.

Qual è il singolo dell’album a cui sei più legato e perché.

Polly. Questa canzone è la prima scritta per la mia ragazza. Ogni volta che la ascolto rivivo con esattezza ogni momento, odore, sensazione che ho provato quando ci eravamo appena conosciuti. E’ una canzone che mi spacca in due e che amo con tutto il cuore.

Quali sono gli artisti a cui ti ispiri?

Ho iniziato ascoltando artisti come Ben Howard, Paolo Nutini, Mumford & Sons. Maturando, mi sono interessato sempre di più ad artisti di generi molto diversi, per esempio Gorillaz, Moby, Damon Albarn, Angus Stone, Mac Miller… I quali mi hanno portato a modificare il modo in cui scrivevo la musica delle mie canzoni! Per quanto riguarda i testi, sono sempre rimasto fedele al vero racconto di ciò che vivo, cercando di scrivere nel modo più poetico possibile. Spesso leggo poesie, che mi aiutano a creare metafore potenti da utilizzare nelle mie canzoni.

Quali sono i tuoi prossimi progetti? Puoi anticiparci qualcosa?

Concerti? Appena si potrà partirò con la mia chitarra e mangerò più palchi possibile suonando il mio nuovo album. Sto già lavorando ad un nuovo disco, ad un cortometraggio e ho appena iniziato una bellissima collaborazione con un produttore torinese di nome Mariatti. Il 2021 sarà decisamente un anno ricco di sorpresine musicali, quindi rimanete aggiornati ;)

 

 

 


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