Al via il 14 luglio a Campodipietra (Campobasso) la dodicesima edizione di “Jazz in Campo” con l’esibizione del chitarrista e compositore originario della costiera Amalfitana Alessandro Florio che presenta “Roots Interchange” il suo ultimo cd registato tra Stati Uniti e Italia. La manifestazione, per il secondo anno consecutivo si sdoppia e vedrà alcuni protagonisti esibirsi anche a San Giovanni in Galdo.
Reduce da importanti tournée in Italia e all’estero, Florio si esibirà al fianco di due tra i più importanti jazzisti del panorama mondiale gli americani Pat Bianchi all’hammond e Carmen Intorre alla batteria (quest’ultimo, fulcro della rhythm section di George Benson e di Joey Defrancesco; ed entrambi nel trio di Pat Martino, leggenda della chitarra jazz. La formazione italo americana presenterà l’album realizzato lo scorso anno dal titolo “Roots Interchange”, per lo più brani originali firmati dallo stesso Alessandro Florio, ad esaltare il groove dell’hammond trio (“Feel Good Music”, “Il Dottor Thomas Non è In Sede”, “V”, “Ring Shout” e “Lo Zio del Mare”); e brani di Thelonious Monk: “In Walked Bud” e “Straight, No Chaser” oltre a famosi standard della tradizioni jazzistica internazionale. Giunto alla seconda ristampa, “Roots Interchange”, un incontro tra la migliore tradizione jazzistica americana e la cultura mediterranea ed europea di concezione melodica, ha raccolto consensi unanimi di pubblico e di critica anche per il suo intento nel voler ricordare il ruolo chiave che i migranti italiani hanno avuto nella storia e nell’evoluzione del Jazz.
Dopo essersi diplomato diciannovenne alla “Civica Scuola di Jazz” di Milano dove ha studiato tra gli altri con Franco Cerri ed Enrico Intra, Alessandro Florio ha presto intrapreso l’attività concertistica in Italia esibendosi per un breve periodo col Guitar Ensemble di Franco Cerri e per quattro anni con l’Urban Jazz Trio, formazioni basate su repertori di brani originali. Trasferitosi in Olanda nel 2008 per studiare al Prins Claus Conservatorium (prestigioso conservatorio musicale jazz con corpo docente americano) dove ha ottenuto una laurea in chitarra, arrangiamento e composizione ha poi conseguito un Master in Jazz Performance studiando tra l’Olanda e New York sotto la guida di Freddie Bryant, Mark Whitfield, Paul Bollenback, Ed Cherry, Frank Wingold. Nello stesso periodo ha avuto occasione di collaborare ed esibirsi in Europa e negli USA con musicisti straordinari, tra questi Alex Sipiagin, Mark Gross, David Berkman, Gene Jackson, Don Braden, Pat Bianchi, Carmen Intorre, Bruce Williams, Jerry Weldon e molti altri. Si è esibito, sia in qualità di leader sia di sideman, in USA, Olanda, Germania, Austria, Lettonia, Estonia, Lituania, Romania, Svizzera e Indonesia. Attualmente Alessandro Florio ha all’attivo tre formazioni, il trio completato dagli americani Pat Bianchi all’organo hammond e Carmen Intorre alla batteria, un trio “gemello” con artisti italiani e il duo con il contrabbassista Mattia Magatelli con il quale ha realizzato l’album “Taneda”, pubblicato nel 2014.
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“Roots Interchange” è disponibile sulle principali piattaforme digitali (iTunes, Amazon, CdBaby, etc.) è prenotabile anche nel classico formato in digipack tramite il sito internet ufficiale dello stesso Florio (www.alessandroflorio.com)