“20 Ragioni (per stare con me)” è il nuovo videoclip di Gaia Riva (clicca sull’immagine per vederlo), primo estratto dal nuovo EP “Tutto Cade (parte 1)”, già in distribuzione digitale su etichetta Sun Music/Wondermark. Il video è stato realizzato dai ragazzi del Gruppo Ottomani, già al lavoro per Gaia Riva sul video di “Bianco e Nero (dicotomia)”, mentre i disegni originali sono realizzati dalla giovane illustratrice Ilaria Meli.
«Quando ho contattato i ragazzi di Gruppo Ottomani – afferma la cantautrice – ho espressamente chiesto un artista con uno stile di disegno poetico e surreale, magico e un po’ scombinato. Il mondo di Ilaria mi ha affascinato immediatamente: volevo un’atmosfera dolce ma allo stesso tempo inquietante, come accade spesso nei sogni. Insieme abbiamo studiato i vari passaggi dello script, confrontandoci su idee , modalità di espressione, colori».
ll personaggio chiave del video è una specie di Atlante, personificazione del soggetto generico a cui la canzone si rivolge. L’uomo porta sulla schiena un fagotto pieno delle ”20 ragioni”, che nel corso del video rappresenteranno per lui una risorsa ed un aiuto per avanzare e superare le difficoltà del suo cammino. Come nella mitologia greca, Atlante tiene Gaia sulle spalle, la Terra. Non è un peso leggero da portare: per questo motivo la figura è curva ed anziana, ad indicare che le stesse ragioni che costituiranno per lui un’opportunità comportano anche sopportazione e sacrificio.
“Tutto Cade (Parte 1)” è il nuovo EP della cantautrice Gaia Riva. Sette canzoni – disponibili esclusivamente in formato digitale nei principali store online – tratte da “Tutto Cade”, disco di prossima uscita scritto in collaborazione con il produttore artistico Andrea Noto, coautore di Gaia sin dagli esordi. Si tratta del secondo full-album dell’artista bresciana (dopo “Frantic”, pubblicato per Oyez! nel 2009), questa volta però interamente in lingua italiana. «Ho scelto l’italiano perché ho bisogno di farmi capire, non solo di farmi ascoltare»: così Gaia spiega la sua decisione di mettere da parte l’inglese nella produzione del nuovo lavoro.
